Cari soci ed amici,
eccoci di nuovo qui: sta finendo un altro anno e uno nuovo si approccia proprio dietro l’angolo.
Le luci delle feste brillano nelle case schiarendo il buio dell’inverno, la gente si muove per le strade consapevole che il tempo delle feste è anche il tempo dei bilanci e e ci ritroviamo a pensare al nostro e al senso di essere un’Associazione.
La foto della cartolina non è stata scelta a caso…persone…persone che rappresentano il nostro patrimonio culturale e umano, persone che anche quest’anno hanno contribuito, non poco, a portare avanti gli obiettivi prefissi e che non posso che ringraziare oltremodo.
Ma le persone in un’Associazione sono anche i soci, soci che condividono le finalità e partecipano alle attività messe in campo da altri soci come loro.
Il mondo cambia, il tempo personale è sempre meno, le difficoltà aumentano e a farne le spese sono le comunità associative che si svuotano dalla partecipazione attiva e che altro non sono che lo specchio di quello che accade nei centri abitati, le città, che rischiano di diventare dei grigi non-luoghi ognuno uguale a se stesso e popolati da individui sempre più isolati. E se questo accade nei grandi agglomerati, cosa succede ai territori montani, alle aree rurali che già vivevano in difficoltà? Probabilmente l’abbandono e il definitivo annichilimento.
Ed è questo che tutti noi dobbiamo combattere, ed è questo che i soci di un’Associazione come la nostra devono proporsi di fare; proteggere e restituire ai luoghi periferici il loro fondamentale ruolo sociale e produttivo attraverso la partecipazione.
Non è sempre facile. Non è cosa semplice interpretare i bisogni di un territorio in un mondo che cambia ogni giorno come nella Leonia di Calvino. Ma abbiamo gli strumenti, la volontà e spero grazie a voi soci, la forza di farlo o almeno di provarci.
C’è bisogno di voi, anzi di tutti noi, della presenza attiva, delle idee, della discussione e del desiderio di mettersi in gioco, della voglia di sentirsi comunità locale prima ancora di sentirsi globali, perché altrimenti il silenzio genera vuoto. Abbiamo sempre pensato a quest’associazione come ad un grande tavolo, un tavolo dove c’è posto per tutti, dove la discussione fosse al posto del pane e le soluzioni condivise al posto dell’acqua.
Dobbiamo curare il tessuto umano, produttivo e naturale che abbiamo a Monte, perché quello che succede a Monte, si sa, si ripercuote sempre a Valle. Non possiamo pensare a grandi città “green” se prima non “curiamo” quello che ci sta sopra, se prima non rigeneriamo le piccole comunità fatte di contadini, piccoli produttori, artigiani, mugnai, boscaioli…. Non possiamo pensare di arrestare il degrado climatico se non rigeneriamo le piccole economie, non possiamo vivere solo di “grandi scale”.
Proprio questa volontà ci ha fatto presentare il progetto FOR.SA (Foresta di Salute) , progetto che avrà il suo avvio ufficiale proprio all’inizio del 2024 e che intende promuovere la costituzione di percorsi stabili dedicati alla terapia forestale sul nostro territorio. Il progetto vede la partecipazione di moltissimi partner locali ed è finanziato dal Gal Start grazie alla misura 19.2 che è dedicata proprio alla rigenerazione delle comunità. Speriamo che questo possa essere un altro tassello importante per questo territorio, per chi lo abita e lo vive.
Vi salutiamo augurandovi delle serene festività insieme alle vostre famiglie ed auspicando una rinnovata partecipazione attiva per il prossimo anno.
Il Presidente e la Segreteria