La Direttiva prodotti da costruzione (89/196/EEC) richiede la marcatura CE del legno strutturale lamellare da dicembre 2011, mentre per quello massiccio da settembre 2012.
Esisto due metodi per la classificazione del legname ad uso strutturale: uno a vista e l’altro a macchina.
Il primo tiene conto delle caratteristiche visibili quali numero, forma e dimensione dei nodi, inclinazione della fibratura, ampiezza degli anelli, fessurazioni longitudinali da ritiro, cipollatura, degradamento da funghi e da insetti, lesioni e danni meccanici.
Il secondo metodo di classificazione utilizza una macchina appunto che attraverso analisi algoritmiche interpreta la vibrazione longitudinale del materiale, che viene generata da una percussione, e restituisce il dato relativo alla classe di resistenza dell’elemento misurato.
La classificazione a macchina porta con se diversi vantaggi, tra tutti:
- riduzione dei tempi operativi per la classificazione
- sensibile aumento percentuale del legname marcabile (quello che ad una classificazione a vista potrebbe sembrare un difetto tale da escludere la marcature CE potrebbe non esserlo secondo una classificazione a macchina)
- possibilità di classificare il materiale in classe di resistenza più alte
- permette di selezionare un numero maggiore di classi di resistenza
Spesso le macchine classificatrici sono inserite in complesse catene produttive, sono di tipo fisso e hanno costi elevati. Valutando la realtà della zona della montagna fiorentina, dove mancano segherie di tipo industriale, si dimostra utile la possibilità di avere un’apparecchiatura mobile. Questo tipo di apparecchio, oltre a portare in se tutti i vantaggi della classificazione a macchina, offre agli operatori del settore la possibilità di consorziarsi per ripartire i costi d’acquisto.
Da una collaborazione tra i partner di APROFOMO e Microtec è nato il ViSCAN-FMMF.
La calibrazione di questa macchina si basa sull’enorme