“Montagne Fiorentine”: la prima Foresta Modello in Italia
Nominata ufficialmente giovedì 24 a Ramatuelle (Francia)
in occasione del meeting internazionale Med Forum
Giovedì 24 novembre 2011 con il nome “Montagne Fiorentine” è stata ufficialmente riconosciuta la prima Foresta Modello in Italia. Il riconoscimento è stato conferito dalla Segreteria della Rete Internazionale presieduta dal rappresentante del governo canadese e alla presenza dei partecipanti al MedForum 2011 svoltosi nell’occasione a Ramatuelle in Provenza. A ricevere l’investitura era presente una delegazione in rappresentanza della neonata Foresta Modello formata fra gli altri dai sindaci Zucchini, Murras e Manni.
La Rete Internazionale delle Foreste Modello è un’associazione volontaria di partner di tutto il mondo che lavora per la diffusione della gestione e l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali. L’idea di Foresta Modello proviene dal Canada e si fonda sul principio di un ampio partenariato che lavora sulla sostenibilità della foresta, ed è via preferenziale e strategica per l’incremento, attraverso l’innovazione e la governance, della qualità della vita nelle aree rurali.
Si tratta quindi di territori forestali amministrati secondo i principi della gestione forestale sostenibile, dove tutti i possibili conflitti tra i diversi soggetti che interagiscono fra loro sono risolti, preferibilmente e preliminarmente, con incontri a partecipazione volontaria. In questo senso si realizzano scelte gestionali il più possibile trasparenti, condivise e rappresentative di tutti gli interessi in gioco, specie di quelli sociali e di utilità pubblica, che esaltano il ruolo multifunzionale delle foreste stesse.
La Rete è coordinata da una Segreteria Internazionale (in Canada) e da 4 Segreterie.
In Europa, nello specifico, è nata la rete mediterranea delle foreste modello comprendente a oggi la Turchia, l’Istria (Croazia), la Castilla Y Leon e la Murçia (Spagna), la Magnesia e la Macedonia occidentale (Grecia), la Provenza e la Corsica (Francia), l’Algeria, il Marocco, la Regione Sardegna e la Regione Toscana.
L’attività della rete si manifesta concretamente tramite la disseminazione (fornire informazioni sulle Foreste modello e sulla rete), il consolidamento dei progetti di cooperazione che coinvolgono i membri della rete, lo scambio tramite seminari e visite studio di informazioni, esperienze e know how su argomenti chiave per le Foreste Modello Sostenibili nel Mediterraneo che contribuiscono allo sviluppo socioeconomico del territorio.
Nel 2009 anche la Regione Toscana con Deliberazione di Giunta regionale n 128 (DGR 128/2009) ha aderito al partenariato siglando un accordo con il segretariato canadese e con quello spagnolo capofila per la rete delle foreste modello nel mediterraneo (Spagna Castilla Y Leon).
Si è ritenuto opportuno aderire al partenariato in considerazione dell’assetto normativo e programmatico del settore forestale regionale che rende la Regione Toscana un modello e un esempio a livello nazionale per la gestione sostenibile della risorsa bosco. In particolare la disciplina forestale regionale è costituita principalmente dalla Legge forestale della Toscana e dal suo Regolamento d’attuazione.
A seguito dell’adesione al partenariato internazionale sono nate una serie di iniziative volte a capire quale percorso seguire per realizzare la foresta modello nel nostro territorio.
Partendo dal presupposto che l’esperienza della foresta modello dovrà diffondersi in tutto il territorio regionale si è deciso di iniziare con un sito pilota individuato nel territorio dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve. La scelta è legata alla presenza su questo territorio di ambiti forestali diversi e di una pluralità di soggetti e organismi amministrativi ben rappresentativi della realtà regionale (Enti locali di tutti i livelli, proprietari di superfici forestali private e pubbliche, grandi e piccole, Parco Nazionale, Siti della Rete Natura 2000, Corpo Forestale dello Stato e Uffici Territoriali per la Biodiversità, imprese di utilizzazione forestale di diversa dimensione, operatori turistici, partecipanti a iniziative di cooperazione e di formazione degli operatori forestali ecc.). Inoltre la UC Valdarno Valdisieve gestisce 4 complessi del Patrimonio Agricolo Forestale e ha fatto dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili un elemento caratterizzante realizzando nel territorio cinque impianti di teleriscaldamento alimentati a cippato a servizio di alcune comunità rurali (Rincine, San Godenzo, Pomino, Castagno d’Andrea, Vallombrosa).
Per realizzare la foresta modello “Montagne Fiorentine” la UC Valdarno Valdisieve insieme al partenariato (CNR Ivalsa, diverse segherie del territorio, Azienda Frescobaldi, Associazione boscaioli SOFEA etc) ha presentato domanda di contributo sulla Misura 124 GAL del PSR con un progetto denominato APROFOMO che è stato finanziato. Successivamente si sono uniti nel cammino molti altri soggetti pubblici e privati (associazioni escursionistiche, culturali, micologiche, turistiche, venatorie, imprenditori e tanti altri)
Congiuntamente al Settore programmazione agricolo-forestale è andato avanti il processo di creazione della foresta modello che dopo numerosi incontri da parte del partenariato e la redazione del piano strategico ha superato la visita del segretariato canadese.
Al termine di questa prima fase, l’esperienza positiva realizzata dal sito pilota sarà estesa ad altre realtà toscane se non a tutto il territorio regionale in considerazione del fatto che la gestione forestale sostenibile e la partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati rappresentano punti fondamentali della politica forestale regionale.